martedì 15 gennaio 2013

Cinema Lgbt: Addio mia concubina


Addio mia concubina prende il nome da un'opera di Mei Lanfang, scritta agli inizi del Novecento.
Il film, prodotto nel 1993 e diretto da Chen Kaige, con la sceneggiatura di Lilian Lee e Lu Wei, è stato vincitore della Palma d'oro al 46° Festival di Cannes, nonché candidato all'Oscar come miglior film straniero.

Trama

1924, CinaDouzi è un bambino abbandonato dalla mamma, una prostituta, presso la scuola di recitazione dell'Opera di Pechino. Presto si ritroverà a fare i conti con la durissima arte dell'attore e con la continua designazione di ruoli femminili.

La costanza e l'impegno, porterà Douzi a raggiungere importanti livelli nel campo della recitazione. Sarà proprio il ruolo d'attore a provocargli anche alcuni problemi, come la violenza subita nell'abitazione di un anziano signore presso cui si esibiva.

Il lavoro di Douzi, lo condurrà ad essere vicino ad un altro attore dell'Opera di Pechino, Shitou. Sarà proprio la messa in scena di Addio mia concubina ad immortalare il loro successo.

Tra amori omosessuali e intrecci politici, ci si ritrova a fare i conti con una storia avvincente e con un drammatico finale.


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