domenica 13 gennaio 2013

Elezioni: Due Gay nella lista Monti

Il valzer di candidature incalza tra i partiti politici nelle ultime battute per le imminenti elezioni.

Mario Monti, dopo le critiche ricevute dalle associazioni LGBT, in seguito al non inserimento nel suo programma politico di riferimenti in merito ai diritti degli omosessuali, non ritenuti di primaria importanza, vista la crisi in cui si versa l'Italia, e nonostante la vicinanza al mondo cattolico, candida nella sua lista due omosessuali dichiarati.

I personaggi in questione sono:  Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it e "creatore" della friendly Versilia e Giuliano Gasparotti, presidente del laboratorio politico di "Officine Democratiche".

I candidati entrambi renziani, saranno determinati a colmare le lacune del programma di governo della lista Monti, portando tra le priorità anche quella del riconoscimento delle unioni civili.

Alessio De Giorgi sul social network Facebook, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni : "Ho accettato la candidatura in Toscana, al Senato, per la lista Monti. L'ho fatto con convinzione sapendo che l'agenda Monti conteneva gran parte delle proposte che erano nel programma delle primarie di Matteo Renzi, salvo che per la parte sui diritti civili, lacuna che però viene coperta sulla scelta che è stata fatta sul mio nome, che non è certamente un nome neutro o leggero su questi temi" dichiarando poi la sua quarta posizione in Senato.

L'annuncio ha raccolto molte critiche tra i suoi amici "virtuali". "Mi candido comunque in una lista civica, non in un partito politico con una disciplina interna, che dentro ha anche molte personalità provenienti dal mondo cattolico, alcune delle quali sicuramente distanti dalle mie posizioni, nella quale la scelta che è stata fatta sul mio nome è un chiaro segno di pluralismo - ha sottolineato - Se entrerò in Senato lo farò con le mie idee, la mia storia, le mie passioni, non cambiando una virgola di quanto ho pensato in questi anni: resto un uomo di centro-sinistra, che presta il suo nome per una operazione politica che intende innanzitutto evitare la deriva a sinistra del Partito nel quale per anni sono stato iscritto, il Partito Democratico".

Inoltre, ha affermato che se sarà eletto presenterà una proposta di legge sulle Civil Partnership sul modello inglese.

Gasparotti ha così commentato la sua candidatura: "La mia è stata una scelta difficile non lo nego - dice - Ho dieci anni alle spalle di lavoro tra Ds e Pd. Ma adesso purtroppo, ho dovuto constatare che il Pd rischia di chiudersi sempre di più in un fortino, dentro a delle dinamiche escludenti e non includenti. Non è più un partito pluralista. Anche a livello di liste, non ho amato le primarie blindate e non ho condiviso la scelta di catapultare, ad esempio, delle mogli e dei nomi discutibili nelle liste, in posizioni sicure".
Anche lui come De Giorgi, è in una posizione (quarta alla Camera, in Toscana), che gli dovrebbe consentire di entrare in Parlamento.

Gasparotto e De Giorgi vanno ad aggiungersi alla lista di altri candidati nelle liste della Sinistra che si impegneranno,  in caso di vittoria del loro partito, a lottare per i diritti Lgbt.

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