martedì 22 gennaio 2013

Venezia: Per professore i gay devono essere curati

Alquanto sconcertanti le dichiarazioni di un professore di religione, nel trattare il tema dell'omosessualità.

L'episodio è accaduto al Liceo Foscarini di Venezia, durante l'ora di religione gli alunni hanno chiesto al loro insegnante Enrico Pavanello 49 anni, laico, di esprimere un'opinione su un tema scottante come quello dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Cosi il docente, presa in considerazione la richiesta, durante la successiva lezione, effettua una consegna di appunti, con le sue relative considerazioni sull'argomento.

Alla vista degli appunti, un alunno dell'istituto, indignato e ferito da tali affermazioni ha deciso di pubblicarne il contenuto su Facebook.

Pavanello afferma che l'apertura verso il mondo omosessuale è un azione promotrice della pedofilia e della poligamia, e che le relazioni tra persone dello stesso sesso sono caratterizzate dalla "brevità".

Nel testo, descrive l'omosessualità come un'elaborazione della psiche di modelli affettivi diversi da quelli verso cui la natura normalmente orienta, e che non basta l'amore per crescere dei bambini, ma due personalità differenti dal punto di vista psichico e fisico.
Infine consiglia agli alunni incerti sul proprio orientamento sessuale, appositi centri dove è possibile curare la propria tendenza omosessuale.

L'insegnante raggiunto al telefono dall'Huffington Post conferma la sua posizione " Ho scritto questi appunti perché gli alunni hanno sollecitato in classe una discusssione sull'omosessualità. Ho poi consegnato loro il foglio affinché potessero portarlo a casa e cominciare una riflessione". Ha poi proseguito.

"Non ho equiparato l'omosessualità alla pedofilia. Ho semplicemente scritto che quando si mette in discussione il criterio del matrimonio tra un uomo e una donna, e quando si prende come nuovo criterio il semplice orientamento sessuale allora può accadere come in Olanda dove è stato riconosciuto un partito di pedofili"

Dura la reazione di Anna Paola Concia, riportata da Adnkronos


"Soltanto in Italia un professore può permettersi di dire durante una lezione davanti ai propri alunni che i gay sono malati e vanno curati: in qualsiasi paese europeo verrebbe sospeso dall'insegnamento".





Parole critiche anche da parte di Alessandro Zan, capolista del Veneto per Sel:
"Ma si curi lui. Quest'uomo deve essere allontanato dalla scuola, il malato è lui, è da criminali dare ai ragazzi queste spiegazioni, siamo ai limiti del nazismo, i ragazzi saranno più intelligenti di lui e capiranno sicuramente che essere gay non è una malattia. Mi aspetto dal preside una decisione immediata".


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