domenica 3 febbraio 2013

Cardinal Bagnasco sui matrimoni gay:"Siamo vicini al baratro"


Dopo l'approvazione dei matrimoni gay in Francia, si è espresso il cardinale Bagnasco, presidente della Cei, affermando che "Siamo vicini al baratro".

L'Europa ha dimenticato le proprie radici cristiane, le radici della propria cultura e della propria civiltà. Volendo sistematicamente eliminare la religione dal proprio orizzonte crede di conquistare delle libertà nuove. Molti paesi europei hanno varato leggi sbagliate su vita, famiglia, libertà, non crescono in civiltà più umana e solidale, semmai più individualista e più regressiva”. 

La preoccupazione evidenziata dal cardinale, riguarda la possibilità di un orizzonte di apertura nei confronti delle adozioni gay. Secondo Bagnasco, l'approvazione dei matrimoni aprirebbe una porta alle adozioni, tappa che si verificherebbe consequenzialmente ai matrimoni, come è riscontrabile dai Paese in cui questo processo è in corso da tempo.
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sabato 2 febbraio 2013

Francia: Sì ai matrimoni gay!


Sulla scia di quanto già auspicato dal Parlamento europeo, la Francia ha approvato con 249 voti favorevoli e 97 contrari, l'articolo 1 della legge in materia di matrimoni gay.

L'articolo 1, disciplina il matrimonio come negozio giuridico instaurabile tra persone dello stesso sesso e persone di sesso differente.

La legge, chiamata dalla stessa relatrice "matrimonio per tutti", deve essere approvata ora nel resto dei suoi articoli, facendo i conti con gli emendamenti dell'opposizione. Tuttavia, le probabilità che la legge non passi, sono basse, vista la forte maggioranza del presidente Hollande.

La legge rispecchierebbe, quindi, il consenso dei francesi, che, stando ad un sondaggio, li vedrebbe favorevoli per il 63%.
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15enne: nuova vittima dell'omofobia!

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Jadin Belli, 15 anni, dell'Oregon. Si è suicidato perchè vittima di una violenza omofoba amplificatasi sul web. 
Frequentava il secondo anno delle scuole superiori, proprio in quel luogo così insopportabile per lui, si è tolto la vita, impiccandosi nel cortile interno della scuola.
Il giorno seguente ad una veglia in suo ricordo, hanno partecipato oltre 200 persone.
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martedì 29 gennaio 2013

Appello di Amnesty International Italia ai politici contro l'omofobia e la transfobia

Si intitola "Ricordati che devi rispondere. L'Italia e i diritti umani"  la campagna promossa da Amnesty International Italia
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Amnesty Italia  ha sottoposto ai leader delle coalizioni e a tutti i candidati un questionario composto da dieci domande sui vari aspetti dei diritti umani. Tra le domande di spicco c'è anche quella riguardante la lotta all'omofobia e alla transfobia, e di garantire tutti i diritti umani alle persone Lgbt

"Negli ultimi anni attacchi verbali e fisici si sono verificati con preoccupante frequenza nei confronti delle persone Lgbt, mentre diversi esponenti politici e istituzionali hanno continuato a fomentare un clima di intolleranza e di odio con dichiarazioni palesemente omofobe. La legge antidiscriminazione prevede pene aggravate per crimini d'odio basati sull'etnia, razza, nazionalità, lingua o religione, ma non tratta allo stesso modo quelli motivati da finalità di discriminazione per l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Inoltre, l'incitamento a commettere atti o provocazioni di violenza omofobica e transfobica non è perseguibile come altre forme di incitamento alla violenza discriminatoria". 

Analizzando poi la situazione politica dell'Italia, Amnesty Italia ribadisce le seguenti parole.

"Tale situazione rischia di favorire l'aumento di intolleranza e violenza nei confronti delle persone Lgbt, tuttavia la lacuna legislativa non è stata sinora colmata. Inoltre, nella legislazione italiana manca qualsiasi riconoscimento della rilevanza sociale delle famiglie costituite da persone dello stesso sesso e dai loro figli. Ciò impedisce a molte persone di godere dei diritti umani essenziali, ecco perché le autorità italiane hanno la responsabilità di proteggere e garantire la realizzazione tali diritti, affinchè le persone Lgbt non siano vittime di discriminazione, possano godere degli stessi diritti di ogni altro individuo e possano esprimere liberamente il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere senza il rischio di subire abusi"
Elezioni 2013: le politiche sui diritti civili proposte da Rivoluzione Civile

L'unico leader politico che ha risposto a tale domanda è stato Antonio Ingroia a capo del partito Rivoluzione Civile alle prossime elezioni.

"Anche la lotta contro l'omofobia è una questione di ordine tanto culturale quanto penale. Noi siamo favorevoli all'introduzione di quelle aggravanti che la destra ha sempre bocciato, ma vogliamo dire che combattere l'omofobia voglia dire anche garantire a gay e lesbiche la possibilità di sposarsi, adottare figli e accedere a tutti i diritti legali"
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Venezia: Stop a gemellaggio con San Pietroburgo


Dopo Milano che nel Novembre 2011 ha sciolto il gemellaggio con San Pietroburgo per le sue posizioni omofobe e contro i diritti civili, anche Venezia oggi si appresta a compiere tale scelta.

La mozione, votata  all'unanimità, si allontana dalle posizioni ancor più razziali della Russia date dalle legge contro la "propaganda omosessuale". 
Si è cosi espressa il consigliere comunale Camilla Seibezzi.

"È necessario che ci sia una ferma condanna di quanto sta accadendo in Russia.
L'approvazione di una legge che vieta e punisce la propaganda omosessuale è segnale inequivocabile di una pericolosa regressione sui temi dei diritti umani. Quali siano gli accordi presi in precedenza dalla nostra amministrazione, è giusto intervenire con la massima tempestività per esprimere fermamente il proprio biasimo. Non esistono accordi culturali laddove c'è una realtà di violenza e sopruso che mal celano il ritorno ad un vero e proprio regime dittatoriale". 
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domenica 27 gennaio 2013

Usa: Transessuale maschile ordinato sacerdote

Mentre in Russia si accetta una legge omofoba anti-propaganda e le dichiarazioni del Papa sono sempre più omofobe, negli Stati Uniti oltre al presidente Obama anche la chiesa si dimostra aperta alla comunità Lgbt.


Lo ha dimostrato una chiesa cattolica progressista, che ha ordinato come sacerdote per la prima volta un transessuale maschile.
A Kears Shannon, è  stato permesso di cercare una parrocchia a Minneapolis, nella Vecchia chiesa cattolica del Nord America (NAOCC).
Kears ha dichiarato che vuole condurre il suo gregge di fedeli, mischiando credenze cattoliche tradizionali, che abbraccino tutti gli uomini, e si ritiene onorato che la sua vocazione al ministero sia stata confermata dalla Chiesa.
La NAOCC, fondata nel 2007 è una comunità cristiana che si rifiuta di sottomettersi all'autorità papale, in seguito alle sue opinioni omofobe.
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sabato 26 gennaio 2013

Russia:Approvata in prima lettura legge contro la propaganda omosessuale


La situazione è alquanto complicata per la comunita Lgbt in Russia.

La Duma parlamento russo, ha approvato in prima lettura , la proposta di legge contro la "propaganda omosessuale", con 388 voti a favore, 60 astenuti ed un solo contrario.

La legge, già in vigore a livello regionale a San Pietroburgo, sarà estesa su tutto il territorio nazionale, e impedirà qualsiasi forma di propaganda, opinione o difesa pubblica dei diritti gay. Saranno messi al bando anche concerti, eventi  e manifestazioni  ritenute a favore della propaganda gay, e le persone o le associazioni che violeranno tale azione, incorreranno in pesanti multe fino ai 15 mila euro.

Una scelta da parte del Parlamento russo che viola i diritti umani e conferma la linea omofoba dei politici quasi tutti d'accordo. Ma ciò che lascia basiti è la reazione della popolazione russa, dove la maggior parte si ritiene favorevole all'approvazione della legge e ritiene persino che l'omosessualità sia una malattia.

 L'odio e la violenza dei russi da parte degli omosessuali è testimoniata da atti di violenza, avvenuti  durante la discussione della legge, dove un piccolo gruppo di attivisti del movimento Russian Lgbt Network, ha protestato scambiandosi baci ed effettuando cori di protesta.
Poco dopo  sono stati presi a calci e pugni da estremisti della Chiesa ortodossa, anch'essi presenti, e come se non bastasse sono stati arrestati e presi a manganellate dalle forze dell'ordine.

Anche se la legge dovrà avere una seconda lettura e la firma del presidente Putin (da sempre contro i diritti degli omosessuali), sembra scontato l'esito piuttosto negativo.

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